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lunedì 26 gennaio 2009
finanza-26 Gennaio 2009
mercoledì 14 gennaio 2009
Kettlebells-punti di forza
L'allenamento con i kettlebell è tra i modi migliori per sviluppare tutte le qualità fisica, nessuna esclusa.Infatti lavorando in modo e con esercitazioni specifiche è possibile incrementare:
Forza: ossia la capacità di opporsi ad una resistenza esterna tramite una contrazione muscolare
Potenza: la capacità di produrre la massima forza nel minor tempo possibile
Velocità: la capacità di svolgere un gesto nella minor frazione di tempo
Flessibilità: la capacità di compiere gesti con l'impiego dell'escursione articolare più ampia possibile sia in forma attiva che passiva.
Coordinazione: l'abilità di gestire nello spazio le varie parti del corpo in base alle diverse situazioni
Resistenza muscolare: la capacità di protrarre nel tempo una prestazione fisica
Resistenza cardiovascolare: la capacità del cuore di irrorare e sostenere il lavoro dei muscoli coinvolti nel gesto sportivo.
E' un attrezzo antichissimo, pensate che le prime versione rudimentali erano già presenti tra i monaci di Shaolin che le utilizzavano per migliorare forza e resistenza muscolare.I kettlebells furono per molto tempo gli unici strumenti d'allenamento in Russia, utilizzati sia a livello scolastico, sia nell'allenamento sportivo e soprattutto per l'addestramento e l'allenamento dell'esercito russo.Al giorno d'oggi i Girya sono utilizzati da numerosissimi preparatori fisici per allenare i propri atleti, utilizzati nell'allenamento delle forze armate e di squadre speciali di diversi paesi e da un infinità sempre crescente di appassionati di allenamento per mantenersi e migliorare la propria condizione fisica.In Italia sono arrivati da poco e sono rivolti principalmente a squadre sportive, preparatori atletici e veri appassionati d'allenamento. Ma per i più sono oggetti sconosciuti, colpa molto dei media e di chi deve fare corretta informazione. E sapete il perché? Semplice, il loro costo non è elevatissimo e funzionano realmente, pochi ci guadagnerebbero e quindi molto meglio vendere per miracolate pedane vibranti, elettrostimolatori, attrezzi del momento, ecc…, ecc…
Il peso del kettlebell viene calcolato con una vecchia unità di misura russa chiamata "Pood". Una kettlebell di 1 Pood equivale a 16 kg. Generalmente i kettlebell si trovano del peso di 4, 8, 12, 16, 24 e 32 kg. Esistono anche versioni di 48 kg, denominati "bulldog".
Per scegliere il kettlebell del peso giusto, in base al proprio livello di condizione fisica consultate la tabella seguente, i pesi sono espressi in Kg:
giovedì 8 gennaio 2009
Financial Times, no a colosso Unicredit-Mediobanca-Generali
Aziende più antiche al mondo: sei su dieci sono italiane
MILANO - C'è un campo in cui le imprese italiane eccellono nelle classifiche mondiali. E' quello dell'anzianità di fondazione dove le nostre imprese familiari conquistano ben 6 posti tra le prime dieci. Sono 13 però complessivamente le industrie del made in Italy presenti nella classifica di anzianità stilata da Family Business, una rivista americana specializzata proprio in aziende familiari, dove la Pontificia Fonderia Marinelli, che dall'anno mille produce campane, conquista il secondo posto.
LE PRIME DIECI - In testa alla classifica 2008 rimane saldamente in testa ancora una volta una realtà giapponese, che però non è più la Kongo Gumi, società attiva nella costruzione di templi buddisti nata nel 578, ma rea di aver ceduto alle lusinghe del mercato, visto che nel 2006 è stata acquisita dal gigante dell'edilizia Takamatsu. Nell'aggiornamento della graduatoria da poco pubblicata, infatti, la vetta è stata conquistata da Houshi Onsen, l'albergo-struttura termale guidato dalla stessa famiglia dal 718, quando fu fondato, secondo la leggenda, da un monaco buddista nel luogo indicato dal dio del Monte Hakusan. La genesi delle imprese nostrane presenti in classifica sarà forse dai connotati meno spirituali, ma quanto ad antichità anche il made in Italy ha qualcosa da dire. La Pontificia Fonderia Marinelli, nata nell'anno mille ad Agnone (Isernia), come fonderia delle campane del Papa, conquista il podio ex equo con la cantina Chateau de Goulaine. Nata, come la storica cantina francese, nell'anno mille, la Marinelli usa ancora le antiche tecniche. Le sue campane risuonano ormai in tutto il mondo, da New York a Pechino, da Gerusalemme al Sud America, fino alla Corea. I dipendenti sono solo 20 e tra loro ci sono ancora cinque membri della famiglia Marinelli, con Pasquale direttore operativo. Per trovare un'altra impresa italiana basta scendere al quarto posto, dove si piazza la Barone Ricasoli, storico produttore di vino e olio d'oliva nato a Siena nel 1141, guidato da Francesco Ricasoli. Subito dopo, al quinto posto, ecco un nome storico del vetro, la Barovier & Toso, di Murano (Venezia): dopo essere stata fondata nel 1295, l'azienda è giunta ormai alla ventesima generazione dei Barovier che, nel 1936, si fusero con i Toso. Scendendo lungo la classifica si incontrano poi due aziende fiorentine. In ottava posizione c'è la Torrini, l'impresa produttrice di gioielli fondata dal capostipite Jacopo nel 1369 e in nona la Antinori, che produce vino a partire dal 1385. Per la decima in graduatoria ci si sposta in Veneto: è la Camuffo di Portogruaro (Venezia), impresa costruttrice di imbarcazioni nata nel 1438 nel porto veneziano di Khanià a Creta. Dalla fondazione, per mano di El Ham Muftì, ha venduto barche tra l'altro a Maometto II, alla Repubblica di Venezia, e perfino a Napoleone.
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LE ALTRE - Le ceramiche di Grazia Deruta, azienda attiva a Torino dal 1500, hanno conquistato, oltre al mercato degli Stati Uniti, anche la dodicesima posizione. L'azienda è tallonata dalla Pietro Beretta, lo storico produttore di armi di Gardone (Brescia), capace tra l'altro di piazzare la mitica rivoltella tra le mani della spia più famosa del mondo, James Bond. Dopo questa pattuglia che si piazza nelle prime posizioni, occorre scendere fino al trentunesimo posto per trovare un'altra azienda del Made in Italy. È la Cartiera Mantovana, fondata nel 1615 dalla famiglia Marenghi, tuttora guidata da Cristina Marenghi e figli. Tutte nate nel '700 sono le ultime italiane che affollano la classifica di Family Business: la calabrese Amarelli Fabbrica de Liquirizia di Rossano Scalo (1731), la laneria Fratelli Piacenza di Pollone, in provincia di Biella (1733), la Fonderia Daciano Colbachini di Padova (1745), il Lanificio Conte di Schio (1757).
Perde lo scuolabus, bambino di sei anni prende l'auto della mamma e va a scuola
Il piccolo ha guidato per 15 km prima di fermarsi contro un cartello stradale. Nessuna ferita ma molta paura.
WASHINGTON - «Mamma ho perso lo scuolabus». Questa volta non è un film e il finale a lieto fine è solo il frutto di una fortunata coincidenza. Un bimbo di 6 anni che in Virginia aveva perso lo scuolabus, piuttosto che fare tardi a scuola ha deciso di servirsi da solo dell'auto della madre: ha guidato per una quindicina di chilometri su strade affollate prima di fermarsi contro il palo di un cartello stradale.
Notizia completa:
http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_07/bus_bambino_sei_anni_auto_scontro_d2887af8-dce3-11dd-8a8f-00144f02aabc.shtml
Universitario ucciso in biblioteca
Il ragazzo è stato accoltellato sia al petto che al collo. Era andato a ritirare un libro
TRENTO - È stato accoltellato il giovane trovato agonizzante mercoledì pomeriggio all'ingresso della biblioteca comunale di Grigno, in Trentino, e morto poco dopo all'ospedale. Lo confermano i carabinieri. La vittima è Luigi Del Percio, 29 anni, residente a Trento e studente universitario a Perugia. Il giovane si era recato nel pomeriggio a Grigno, in Valsugana, per ritirare un libro prenotato grazie al prestito interbibliotecario. Secondo le prime testimonianze è stato visto sulle scale e poi cadere a terra in una pozza di sangue. Dopo i primi soccorsi è stato trasportato con l'elicottero di Trentino Emergenza all'ospedale S.Chiara di Trento dove i medici hanno tentato di salvargli la vita, vanamente. Troppo gravi erano le lesioni provocate da più colpi di arma da taglio, sia al petto che al collo. I carabinieri stanno ora raccogliendo una serie di testimonianze che potrebbero chiarire gli aspetti ancora poco chiari della vicenda. Nello stesso tempo gli inquirenti sono impegnati nel ricostruire la vita privata del giovane, per trovare elementi utili alle indagini. Il lavoro dei carabinieri prosegue col vaglio di alcune testimonianze raccolte. Gli investigatori non forniscono particolari sulle coltellate subite da Del Percio e mantengono il riserbo sul fatto che l'arma del delitto sia stata o meno ritrovata, mentre sembra siano invece impegnati a seguire una pista emersa proprio dalle indicazioni fornite da persone sentite nel pomeriggio. L'episodio era avvenuto poco dopo le 14 e a dare l'allarme erano stati dei passanti, che avevano visto lo studente crollare a terra, al fondo delle scale della biblioteca. Del Percio a Grigno era arrivato in treno da Trento, pare viaggiando da solo.
Tettoia crolla per la neve, muore 46enne
APERTA UN'INCHIESTA - La Procura di Milano ha avviato un'inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti. Il pm titolare dell'inchiesta è Letizia Mannella, che ha disposto l'autopsia sul corpo dell'uomo. Secondo la ricostruzione, avallata anche dai vigili del fuoco, l'uomo sarebbe uscito sul terrazzino avendo sentito un primo rumore, probabilmente il crollo del leggero soffitto a cannette che formava la tettoia, e sarebbe stato travolto dal crollo di un pilastrino del muro perimetrale.
sabato 3 gennaio 2009
il film più noioso dell'anno 2009
spero di non offendere nessuno con questo mio post (de gustibus..), in ogni caso rimane un mio parere. Nonostante i premi ricevuti è un film per nulla avvincente
recensione (mymovies):
Llewelyn Moss trova, in una zona desertica, un camioncino circondato da cadaveri. Il carico è di eroina e in una valigetta ci sono due milioni di dollari. Che fare? Llewelyn è una persona onesta ma quel denaro lo tenta troppo. Decide di tenerselo dando il via a una reazione a catena che neppure il disilluso sceriffo Bell può riuscire ad arginare. Moss deve fuggire, in particolare, le 'attenzioni' di un sanguinario e misterioso inseguitore. Ispirato al romanzo del Premio Pulitzer Cormac McCarthy il nuovo film dei Coen conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, la coerenza e l'originalità dei due fratelli divenuti ormai un marchio di fabbrica. McCarthy è il riconosciuto interprete letterario dei mutamenti di un mondo (quello del West e della frontiera messicana) divenuto estremamente più violento di quanto non lo fosse nell'epoca che lo ha fatto divenire mito cinematografico. McCarthy non è però interessato a una cinica e compiaciuta presa d'atto di una realtà innegabile. Neppure i Coen lo sono. Qui si trova il punto di contatto tra le due letture di un'umanità che cambia. La chiave di volta sta proprio in questa parola: umanità. Perché i due registi ci offrono una sceneggiatura decisamente più eccessiva di quella, già considerata molto violenta, di un film come Fargo Le uccisioni abbondano in Non è un paese per vecchi ma si inseriscono in una narrazione che fa dell'iperbole la propria cifra stilistica. A differenza di Tarantino però i Coen non si fermano alla coreografia raffinata della violenza. Non si accontentano di ironizzare. Non gli basta mostrare quanto sono bravi a suscitare il riso dinanzi a un uomo che muore. Non è questo il loro scopo. Ciò che per loro conta è riuscire a mettere in rilievo anche solo una scintilla di umanità in un mondo che sembra governato dalla follia. Riescono a farlo grazie al personaggio dello sceriffo interpretato da un Tommy Lee Jones che, non a caso, è uno dei protagonisti di questo film dopo aver diretto e interpretato Le Tre Sepolture ambientato anch'esso al confine con il Messico. Osservate la scena finale e vi accorgerete di come i Coen riescano ancora, nonostante le apparenze, a fare un cinema di qualità, spettacolare ma al contempo profondamente 'diverso' e morale.