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lunedì 29 giugno 2009
6 minuti di sport
Nel suo laboratorio Gibala ha applicato a un gruppo di studenti (tutti in buona forma fisica, ma nessun atleta professionista) ciò che all’Istituto nazionale per la salute e la nutrizione del Giappone avevano fatto qualche anno prima con i topi. Un gruppo di ratti era stato fatto nuotare liberamente in una piscina per 6 ore, mentre contemporaneamente un altro gruppo era stato sottoposto a stimoli esterni, con tanto di zavorra addizionale, e fatto nuotare freneticamente per 20 secondi e riposare per 10. Uno sforzo estenuante fatto a intervalli regolari per un totale di 4 minuti. A esperimento concluso, i ricercatori giapponesi hanno esaminato le fibre muscolari sia dei topi maratoneti, sia di quelli sottoposti a un esercizio sfiancante ma limitato nel tempo, scoprendo che in entrambi si erano verificate identiche modificazioni molecolari che presagivano un miglioramento della capacità di resistenza. Gibala ha applicato la stessa sperimentazione alla macchina umana, sottoponendo i suoi studenti a uno sforzo simile: per loro ha programmato un allenamento alla cyclette differenziato. Un gruppo ha pedalato 3 volte alla settimana a un ritmo sostenibile per 2 ore, gli altri hanno sparato tutto quello che avevano in corpo in 6 «ripetute» di 20-30 secondi, intervallate da 4 minuti di recupero. Dopo due settimane tutti gli studenti, senza distinzione tra chi aveva pedalato 6 ore e chi lo aveva fatto al massimo delle proprie possibilità per 6 minuti, avevano incrementato la propria forma fisica.
«Il numero e la dimensione dei mitocondri sono aumentati in modo sensibile — sostiene il professor Gibala — un risultato che prima di questo studio veniva associato solo a lavori di lunga durata». L’aumento del volume dei mitocondri ha un grande impatto sulle prestazioni di resistenza, migliorando l’utilizzazione dell’ossigeno da parte delle fibre muscolari. Una frontiera interessante, che se esplorata potrà evidenziare come pochi minuti di sforzo estremo possano essere sufficienti per mettersi in forma. E le palestre all’improvviso potrebbero riempirsi dei forzati del tutto e subito. Enrico Arcelli, professore al Dipartimento di salute, alimentazione e sport dell’università di Milano, l’uomo che ha «inventato » la grande avventura del record dell’ora di Francesco Moser, è scettico: «Non conosco questi studi e dico che sarebbe davvero bello se fosse così. Oggi sappiamo che per avere dei risultati si deve migliorare non solo la funzionalità del cuore, ma anche quella della periferia, perché i muscoli devono essere in grado di utilizzare l’ossigeno che arriva loro attraverso il sangue. Uno stimolo troppo intenso produce acido lattico che va a inibire lo sviluppo dei mitocondri: a quel punto il risultato diventerebbe controproducente. Ecco perché nell’allenamento c’è sempre un limite di intensità dello sforzo oltre il quale è inutile, se non dannoso, andare».
Arcelli è scettico: «È provato che la massima riduzione del rischio di infarto, fino al 50 per cento, si ha correndo 75 chilometri alla settimana. Ma già con 30 km il rischio si abbatte del 40 per cento. E per perdere peso senza modificare la propria dieta, con tutti i miglioramenti indiretti quali l’abbassamento della pressione, la produzione del colesterolo buono, la riduzione del diabete, bisogna correre almeno 6 chilometri al giorno… ». Più possibilista è Paolo Bonolis, classe 1961, che lo sport lo pratica per divertimento. Buon tennista, sempre in campo nelle «partite del cuore» di calcio, considera il tempo dedicato alla cura della forma fisica importante «non solo per il fisico, ma anche per lo spirito». La novità lo incuriosisce: «Chi ha solo 6 minuti alla settimana da dedicarsi può stare tranquillo! Ci dà dentro come un pazzo e il risultato è ottenuto. Mi sembra, però, una situazione un po’ bizzarra; mi fa pensare alla differenza fra slow food e fast food. Sei minuti e via, tutto finito e hai tempo per fare le altre cose. Interessante, ma che rottura».
martedì 9 giugno 2009
Yahoo Answers
martedì 19 maggio 2009
prostituzione in aumento, causa recessione..
Mi sono chiesto..Sono donne le studentesse che battono per 500 euro?oppure perdono il mio rispetto e la loro dignità?
giustificando loro, pensando che siano persone a posto, sminuiamo tutte le altre che si danno da fare, studiano, lavorano nei pub milanesi, lavorano come commesse, facendo il triplo della fatica per arrivare a fine mese, studiando e lavorando dignitosamente...
Ogni essere umano fa ciò che vuole, di sicuro sono più squallidi gli uomini che pagano per andare a letto pagando, ma mi sorge un dubbio...se quelle donne siano o meno differenti da quegli uomini..
Quanto alle casalinghe o alle lavoratrici, anche loro non sono in una posizione diversa rispetto alle studentesse che si donano in cambio di denaro.
E i media...sappiamo benissimo che il mondo è popolato anche da prostitute di qualsiasi tipo, razza, ceto sociale. Ma forse non esagerano un tantino, giusto per scrivere qualcosa e per fare audience? ogni tot si legge di studentesse che si danno per pagarsi le rate dell'università.. non ho mai incontrato nessuna ragazza che si prostituisce per studiare, è già antipatico lo studio di per sè...siamo davanti a una situazione un po' ambigua forse: ragazze che amano così tanto lo studio, e che necessitano dello studio per vivere, e quindi sono disposte a fare questo enorme sacrificio pur di studiare, prostituirsi. I media hanno qualcosa che non mi convince...
lunedì 20 aprile 2009
schema ponzi
Lo schema di Ponzi permette a chi comincia la catena e ai primi coinvolti di ottenere alti ritorni economici a breve termine, ma richiede continuamente nuove vittime disposte a pagare le quote. I guadagni derivano infatti esclusivamente dalle quote pagate dai nuovi investitori e non da attività produttive o finanziarie[1].
Il sistema è naturalmente destinato a terminare con perdite per la maggior parte dei partecipanti, perché i soldi "investiti" non danno alcuna vera rendita né interesse, essendo semplicemente incamerati dai primi coinvolti nello schema che li useranno inizialmente per rispettare le promesse. La diffusione della truffa spesso diventa di tale portata da renderla palese, portando alla sua interruzione da parte delle autorità.
Le caratteristiche tipiche sono:
Promessa di alti guadagni a breve termine
Ottenimento dei guadagni da escamotage finanziari o da investimenti di "alta finanza" documentati in modo poco chiaro
Offerta rivolta, all'epoca in cui fu architettata la truffa, ad un pubblico non competente in materia finanziaria
Investimento legato ad un solo promotore o azienda
Risulta evidente che il rischio di investimento in operazioni che sfruttano questa pratica è molto elevato. Il rischio è crescente al crescere del numero degli iscritti, essendo sempre più difficile trovare nuovi adepti.
In Italia, Stati Uniti e in molti altri Paesi, questa pratica è un reato, essendo a tutti gli effetti una truffa.
Esempio [modifica]
Un promotore promette guadagni fuori dagli standard su un investimento a breve termine, spesso riferendosi in termini fumosi a meccanismi complessi o inesistenti.
Senza un investimento documentato, solo pochi investitori danno fiducia al promotore, il quale si assicura di rispettare i patti: pagherà quanto pattuito, anche se lo farà andando in perdita o più spesso prelevando fondi versati da nuovi investitori. In seguito così potrà beneficiare della sua buona fama per far aumentare il capitale investito e il numero degli investitori.
I primi investitori, ripagati, reinvestiranno i fondi e parleranno bene dell'investimento attirando nuove vittime, fino a che il promotore, giunto al massimo del guadagno, sparirà nel nulla con i soldi presenti in quel momento.
Spesso tuttavia la difficoltà di reperire nuovi adepti porterà lo schema a collassare da solo, non riuscendo a ripagare gli investimenti o venendo scoperto dalle forze dell'ordine
esempio celebre di uno schema Ponzi è quello messo in piedi dall'ex presidente del Nasdaq Madoff
domenica 12 aprile 2009
Caso etico. E voi come la pensate?
L'AUTORIZZAZIONE - La madre ha subito consultato un urologo, che la ha assicurata che anche da morto avrebbe potuto diventare padre, e ha chiesto l’autorizzazione al tribunale. Avutala, ha predisposto per la conservazione dello sperma e si è messa alla ricerca di una “surrogate mother”, come vengono chiamate le donne che si prestano a essere fecondate a pagamento, in genere per dare figli a coppie dove la moglie non può concepire. «Non c’è stata contestazione da parte di nessuno» ha affermato il suo legale, Mark Mueller.
LA CONTESTAZIONE - La contestazione è tuttavia esplosa quando la vicenda è diventata pubblica. Parte dei media si sono schierati per Missy Evans, scrivendo che fa solo la volontà del figlio, parte contro, scrivendo che l’idea di fare di un morto un padre è macabra. Anthony Mayo, il direttore del Centro di etica e di responsabilità pubblica del Texas, ha obiettato che la donna vuole “rimpiazzare” egoisticamente il figlio perduto con il nipote. Art Caplan della Università della Pennsylvania ha ammonito che «il giorno che apprendesse la verità, un bambino nato in queste circostanze potrebbe avere seri problemi». Secondo Caplan, nell’ultimo decennio si sono verificate in America circa mille vicende analoghe. Ma, ha precisato, «mi risulta che alla fine le madri, le mogli, le fidanzate dei defunti abbiano sempre rinunciato al progetto: so solo di figli in provetta di padri destinati a morire in breve tempo ma ancora vivi al momento della fecondazione». Missy Evans ha confutato le critiche: «Ho altri due figli - ha spiegato - e li ho consultati, insieme col mio ex marito, con altri familiari, con amici. Siamo tutti d’accordo e sappiamo che Nikolas sarà felice della nostra decisione».
domenica 29 marzo 2009
Focus sul modello della tripla elica
Tripla elica
Il concetto di Technology Transfer in Italia è poco applicato proprio perché è spesso difficile “far parlare” le imprese ed il mondo dell’Università anche a causa delle dimensioni ridotte delle nostre aziende: la correlazione tra progetti svolti e risultati ottenuti spesso non è immediata o così strettamente controllata come negli USA dove la selezione dei progetti da finanziare è estremamente attenta e porta matematicamente alla generazione di brevetti e nuovo Know-how .
lunedì 23 marzo 2009
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Websim - 23/03/2009 08:33:25
Daimler potrebbe registrare in avvio di seduta importanti variazioni di prezzo, nell'asta di pre apertura il titolo sale del 6%. Il gruppo auto tedesco tha annunciato un aumento di capitale da 1,95 miliardi di euro riservato al fondo di Abu Dhabi, Aabar Investments. Con questa operazione cambia la struttura di controllo di Daimler, Aabar diventa il primo azionista con il 9,1% del capitale. La società di Stoccarda ha spiegato che le nuove risorse forniscono "maggiore flessibilità negli investimenti in tecnologie innovative".Le nuove azioni sono state emesse a 20,27 euro, il 5% in meno del prezzo di chiusura di venerdì e la metà del valore del titolo il 17 di giugno del 2008, data in cui la società aveva annunciato un buy back da 6 miliardi di euro.Daimler ha cassa per 6,91 miliardi di euro ma nel corso dell'anno ha debiti in scadenza per un totale di 10 miliardi di euro.
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FIAT - Goldman Sachs alza il giudizio sui titoli auto europei
Websim - 23/03/2009 08:46:56
Fiat (F.MI) potrebbe registrare in avvio di seduta importanti variazioni di prezzo. Stamattina Goldman Sachs ha alzato ad attractive la raccomandazione sul segmento auto europeo ed ha confermato la presenza del titolo del gruppo italiano nella lista dei preferiti, il giudizio sul gruppo italiano resta buy con target price a 7 euro. IlSole24ore di sabato scrive che il nuovo partner di Fiat in Cina potrebbe essere GAIG (Guangzhou Automobile Industry Group). L'amministratore delegato del gruppo, Sergio Marchionne aveva affermato, in settembre, che GAIG era uno dei soggetti con cui erano in corso trattative. L'Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere attive in Italia, ha detto di prevedere per marzo, immatricolazioni a livelli "chiaramente" superiori a quelli del marzo 2008 grazie agli effetti positivi degli incentivi.
giovedì 12 marzo 2009
More Companies At Risk of Failing
[See 15 firms that might not survive 2009.]
So the Moody's findings help explain why most economists expect the unemployment rate, now 8.1 percent, to rise as high as 9 or 10 percent before it starts to drift back down. And right now, real and perceived fears about job security are the main force driving a contraction in consumer spending, and the economy as a whole. Here's what the bottom-rung report tells us about the next several months:
There will be a lot more bankruptcies. Moody's places 283 companies on its bottom-rung list, up from 157 a year ago. Since the quarterly list was last updated, 73 additional companies have fallen to the bottom rung. Twenty-four companies made their way off the list - but mostly because they defaulted on their debts. Only one company, Landry's Restaurants, got off the list because its circumstances improved.
[See why bank nationalization terrifies Wall Street.]
Companies exposed to consumer spending have it toughest. The industries most represented on the list are media, automotive, retail and manufacturing. Companies in the most acute danger are those with reduced cash flow and a high debt load. A lot of big, well-known companies are in danger. On the list: Advanced Micro Devices; AirTran; AMR (parent of American Airlines); Chrysler; Duane Reade; Eastman-Kodak; Ford; General Motors; JetBlue; Krispy Kreme; Palm; R.H. Donnelly; Reader's Digest Association; Rite-Aid; UAL (parent of United Airlines); Unisys; and US Airways.
Many of the other firms on the list are second- or third-tier suppliers to automakers, airlines, and other troubled firms. Being on the list doesn't mean a firm is destined for bankruptcy. But it does mean the company faces severe constraints in terms of raising new capital, making new investments, and hiring. Instead of expanding, it may be far more inclined to sell assets, streamline or close divisions, and lay people off to cut costs and raise cash.
America's malls are going to end up looking a lot different. The retail sector is obviously getting hammered, with chains like Circuit City and Linens 'n Things already out of business. Many other retail chains are in trouble. Also on the bottom-rung list: Barney's; BCBG Maz Azria; Blockbuster; Brookstone; Claire's Stores; Eddie Bauer; Finlay Fine Jewelry; Harry & David; Loehmann's; Michael's Stores; Oriental Trading Co.; and Sbarro. Again, this doesn't mean the company is doomed. But many of these firms will restructure, close outlets, shrink, and find ways to transform themselves. So if you ever go back to the mall, and your favorite shop has disappeared, you'll know why.
mercoledì 4 marzo 2009
martedì 3 marzo 2009
Iago
Incassi Iago Italia
Primo Weekend: € 964.000
giovedì 26 febbraio 2009
Genio della matematica
Ben venga la sua libertà in cambio di progetti vincolanti con la Polizia a favore della lotta ai pedofili soprattutto, e anche per implementare i sistemi di sicurezza per le carte di credito o di debito. Mi chiedo perchè queste cose hanno scarsa risonanza a livello nazionale, mentre si sentono solo informazioni negative
articolo completo:
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_febbraio_25/hacker_gabriel_ionescu_lavora_tribunale_como-1501034956829.shtml
Obama in azione
Io mi chiedo se questa gestione avrà successo, in relazione all'alto grado di penetrazione delle cellule terroristiche in medio oriente. Senz'altro sarà difficile un futuro prosperoso in Iraq, con le organizzazioni terroristiche sempre pronte all'attacco e alla penetrazione in territori poco difesi. L'Iraq è un paese con una storia formidabili ma ne dopo Saddam non si è creato nulla di così forte al momento, noi non sappiamo quasi niente sulle condizioni politiche di questo paese, e sinceramente sono scettico su una propria autosufficienza. Si spera che gli Stati Uniti facciano abbastanza. Certamente abbandonare la guerra significa avere meno costi in termini di vittime tra i propri soldati sia in termini economici. Si dovrà poi vedere il futuro iracheno, in termini di benessere e di sicurezza della popolazione, che difficilmente si farà assoggettare a regimi dittatoriali ma che sarà abbastanza debole davanti ai big del terrorismo
martedì 24 febbraio 2009
Businesswomen arabe
martedì 17 febbraio 2009
Città senz'auto: un futuro possibile, ma l'Italia è indietro
Illustriamo diversi progetti internazionali. Il sistema di trasporto di Berlino è un esempio di come «un'efficiente rete di trasporti possa ridurre la necessità di usare l'automobile». Madrid, organizzata in maniera multinucleare, ovvero con diversi centri, raggiunge un obiettivo simile. C'è poi Los Angeles: «Città dell'auto per eccellenza che però sta incrementando il trasporto su rotaia».
lunedì 16 febbraio 2009
Obama e la ricerca
Nel 2001 Bush impose una limitazione dei finanziamenti federali alla sola ricerca sulle cellule staminali degli embrioni umani già esistenti. Si era trattato di una decisione per accontentare i suoi sostenitori cristiani conservatori che ritengono che la ricerca sulle cellule staminali embrionali distrugga delle vite potenziali, perché le cellule devono essere estratte da degli embrioni umani.
Le cellule staminali embrionali sono le cellule umane di base che possono trasformarsi in qualunque tipo di cellule del corpo.
Gli scienziati ritengono che la ricerca potrebbe produrre delle terapie per una varietà di malattie, fra le quali il morbo di Parkinson, il diabete, disturbi di cuore e lesioni spinali.
Obama si è impegnato in campagna elettorale di togliere il divieto imposto da Bush e nel suo discorso inaugurale del mese scorso ha promesso che avrebbe fatto tornare la scienza al posto che le compete negli Stati Uniti.
sabato 7 febbraio 2009
facebook: ricavi sotto le attese
venerdì 6 febbraio 2009
opus dei
Secondo le parole del suo fondatore, la sua principale finalità è diffondere ovunque una "viva consapevolezza della chiamata universale alla santità e all'apostolato nella vita quotidiana, in particolar modo nell'esercizio del lavoro professionale e su una pratica di vita ispirata da un costante spirito di mortificazione".
Josemaría Escrivá, fondatore dell'Opus Dei
L'origine del nome dell'istituzione è infatti legato alla volontà di contribuire, mediante il lavoro degli uomini (opus hominis), alla salus animarum (salvezza delle anime), fine dell'ordinamento della Chiesa, e, dunque, al disegno di Dio in Terra (opus dei).
Gli 85.000 fedeli, uomini e donne, che fanno parte dell'Opus Dei, per quanto riguarda i fini specifici della Prelatura sono guidati da un prelato eletto da un Congresso generale elettivo e successivamente confermato dal Papa (dal 1994 è monsignore Javier Echevarría, succeduto a mons. Álvaro del Portillo, morto in quell'anno, e primo successore del fondatore).
Secondo il Codice di Diritto Canonico del 1983, le Prelature personali sono composte da presbiteri, diaconi e da laici.
Le finalità dell'Opus Dei, secondo quanto enunciato dalla stessa, riguardano tre "dimensioni":
umana (sviluppo delle virtù e dei talenti, amicizia e condivisione, anche dei beni materiali, che può arrivare in taluni casi anche al lascito testamentario[senza fonte]);
professionale (aiuto nello studio attraverso le opere apostoliche per studenti, promozione di centri di formazione professionale come ad esempio un centro ELIS a Roma[1], l'Accademia del Castello a Cagliari o le diverse opere nei paesi in via di sviluppo);
spirituale e dottrinale (secondo i contenuti e le modalità proprie della Chiesa cattolica e da essa approvate).
Per taluni l'Opus Dei è un'organizzazione che, per determinati aspetti del suo modus operandi, è qualificabile come setta[9]. Ad esempio vengono criticate, anche nel mondo cattolico (vedi nota su iniziativa del Cardinale londinese Basil Hume e rapporto del superiore dei Gesuiti), le sue spregiudicate tecniche di proselitismo impieganti club giovanili e centri di aiuto allo studio non operanti apertamente con il suo nome (in Italia sotto le insegne del Faes e della Fondazione Rui) ma dove operano, apparentemente nelle vesti di "tutor" ma, in realtà, ai fini del reclutamento, numerari dell'Opus Dei istruiti proprio a tale compito.
L'Opus Dei è stata anche criticata per il fatto di promuovere una visione della fede cattolica conservatrice ed ostile alle novità introdotte dal Concilio Vaticano II, anche se è stato rilevato da fonti autorevoli come il pensiero di Josemaría Escrivá abbia anticipato di diversi anni le conclusioni raggiunte dal Concilio Vaticano II in materia di ruolo dei laici nella Chiesa e di chiamata universale alla santità, come riconosciuto da Papa Giovanni Paolo I [10]. Altre critiche riguardano alcune pratiche di vita ritenute antigieniche, come la mortificazione corporale praticata dai membri numerari, il presunto ostracismo verso chi fuoriesce dall'Opus Dei e alcuni casi di patologie mentali sviluppati tra i numerari e le numerarie che vivono per molti anni nelle case dell'Opus Dei.
In base ad alcuni rapporti provenienti dalla Spagna, il superiore generale dei Gesuiti, p. Wlodimir Ledochowski (1866–1942), ha riferito al Vaticano che considerava l'Opus Dei "molto nocivo per la Chiesa in Spagna". Egli ne descrisse le caratteristiche di "segretezza" e ne vide dei "segni di una inclinazione mascherata a dominare il mondo con una forma particolare di massoneria cristiana"[11]. Questa critica, dall'interno di alcuni ambienti ecclesiastici ("l'opposizione dei Buoni" come venne definita da Escrivá; secondo Escrivá, la grande ostilità dei gesuiti era «illogica»[12]), è considerata la radice delle critiche recenti provenienti dalle fonti più disparate. Questa, almeno, è la conclusione di molti autori, incluso John L. Allen, Jr., un giornalista americano della CNN cattolico ed esperto vaticanista[13].
Nel 1981 il cardinale Basil Hume, arcivescovo di Westminster, dopo un'accurata indagine, scrisse alcune "Raccomandazioni per la futura attività dei membri dell’Opus Dei nella diocesi di Westminster" in cui redarguiva l'Opera in relazione alle sue attività di reclutamento tra i più giovani e poneva alla stessa forti limiti e regole a cui attenersi nel reclutamento di nuovi membri. [14]
Per taluni critici, tra cui numerosi ex membri riuniti nell'Opus Dei Awareness Network e Opuslibros.org, l'Opus Dei ha tutte le caratteristiche e il modus operandi di una setta[senza fonte]. Nel 1997 il Parlamento belga ha sollecitato un rapporto sulle sette: l'Opus Dei è rientrata nell'elenco dei gruppi che la Commissione parlamentare d'inchiesta ritiene pericolosi per l'azione di reclutamento effettuata nei confronti degli adolescenti e per gli episodi di manipolazione psicologica segnalati da molte famiglie belghe
scientology
Che sia corretto definire Scientology una religione è argomento di dibattito. Giuridicamente, lo status di religione viene accordato a Scientology solo da alcune nazioni (per esempio Stati Uniti e Australia); in Europa la tendenza generale è quella di considerarla una "organizzazione", un "movimento", un "culto", una "setta", ma non una "chiesa".
Il quartier generale si trova nella cittadina statunitense di Clearwater. Dopo la morte di Hubbard nel 1986 (o, secondo la credenza diffusa in Scientology, dopo la sua volontaria decisione di abbandonare la Terra) il movimento è guidato da David Miscavige.
Essenzialmente, Scientology afferma che le reali potenzialità dell'essere umano (visto come un essere spirituale immortale che, continuamente, dopo ogni morte si trova forzato a prendere possesso di un nuovo corpo), sarebbero molto superiori a quelle che normalmente usa, e comprenderebbero il potere di guarire dalle malattie con la sola forza del pensiero (poiché il 90% di esse sarebbe solo psicosomatico), il controllo cosciente di ogni parte del corpo e la facoltà di abbandonare il corpo fisico per vagare nello spazio in forma incorporea.
Gli esseri umani non avrebbero normalmente accesso a queste facoltà a causa di crimini commessi (gli atti overt) o di traumi fisici e mentali subiti sia nella vita attuale che in quelle precedenti;
MAGGIORI INFO@WIKIPEDIA ITALIA
martedì 3 febbraio 2009
Batteri energetici
lunedì 2 febbraio 2009
buona notizia/cattiva notizia
L'inaugurazione dell'alta velocità tra Milano e Bologna ha convinto gli italiani a considerare il treno con occhio più benevolo. Lla vendita di biglietti è aumentata di oltre il 30 % con risultati ancora più lusinghieri per quanto riguarda la prima classe.
LA CATTIVA NOTIZIA
per arrivare da Palermo a Catania, 200 km di binari, sono necessarie 5 ore. Ma neanche al Nord si può sorridere, perchè qui si concentrano grandi masse di pendolari che ogni giorno devono raggiungere il luogo di lavoro nelle maggiori aree metropolitane del Paese e usufruiscono di un servizio non solo lento, ma anche di pessima qualità. Le linee che portano i pendolari a Milano, per esempio, già oggetto di numerose proteste, sono finite nel mirino addirittura della Asl, che ha invitato il Comune a varare un'ordinanza per il ripristino di condizioni igieniche sopportabili.
lunedì 26 gennaio 2009
finanza-26 Gennaio 2009
mercoledì 14 gennaio 2009
Kettlebells-punti di forza
L'allenamento con i kettlebell è tra i modi migliori per sviluppare tutte le qualità fisica, nessuna esclusa.Infatti lavorando in modo e con esercitazioni specifiche è possibile incrementare:
Forza: ossia la capacità di opporsi ad una resistenza esterna tramite una contrazione muscolare
Potenza: la capacità di produrre la massima forza nel minor tempo possibile
Velocità: la capacità di svolgere un gesto nella minor frazione di tempo
Flessibilità: la capacità di compiere gesti con l'impiego dell'escursione articolare più ampia possibile sia in forma attiva che passiva.
Coordinazione: l'abilità di gestire nello spazio le varie parti del corpo in base alle diverse situazioni
Resistenza muscolare: la capacità di protrarre nel tempo una prestazione fisica
Resistenza cardiovascolare: la capacità del cuore di irrorare e sostenere il lavoro dei muscoli coinvolti nel gesto sportivo.
E' un attrezzo antichissimo, pensate che le prime versione rudimentali erano già presenti tra i monaci di Shaolin che le utilizzavano per migliorare forza e resistenza muscolare.I kettlebells furono per molto tempo gli unici strumenti d'allenamento in Russia, utilizzati sia a livello scolastico, sia nell'allenamento sportivo e soprattutto per l'addestramento e l'allenamento dell'esercito russo.Al giorno d'oggi i Girya sono utilizzati da numerosissimi preparatori fisici per allenare i propri atleti, utilizzati nell'allenamento delle forze armate e di squadre speciali di diversi paesi e da un infinità sempre crescente di appassionati di allenamento per mantenersi e migliorare la propria condizione fisica.In Italia sono arrivati da poco e sono rivolti principalmente a squadre sportive, preparatori atletici e veri appassionati d'allenamento. Ma per i più sono oggetti sconosciuti, colpa molto dei media e di chi deve fare corretta informazione. E sapete il perché? Semplice, il loro costo non è elevatissimo e funzionano realmente, pochi ci guadagnerebbero e quindi molto meglio vendere per miracolate pedane vibranti, elettrostimolatori, attrezzi del momento, ecc…, ecc…
Il peso del kettlebell viene calcolato con una vecchia unità di misura russa chiamata "Pood". Una kettlebell di 1 Pood equivale a 16 kg. Generalmente i kettlebell si trovano del peso di 4, 8, 12, 16, 24 e 32 kg. Esistono anche versioni di 48 kg, denominati "bulldog".
Per scegliere il kettlebell del peso giusto, in base al proprio livello di condizione fisica consultate la tabella seguente, i pesi sono espressi in Kg:
giovedì 8 gennaio 2009
Financial Times, no a colosso Unicredit-Mediobanca-Generali
Aziende più antiche al mondo: sei su dieci sono italiane
MILANO - C'è un campo in cui le imprese italiane eccellono nelle classifiche mondiali. E' quello dell'anzianità di fondazione dove le nostre imprese familiari conquistano ben 6 posti tra le prime dieci. Sono 13 però complessivamente le industrie del made in Italy presenti nella classifica di anzianità stilata da Family Business, una rivista americana specializzata proprio in aziende familiari, dove la Pontificia Fonderia Marinelli, che dall'anno mille produce campane, conquista il secondo posto.
LE PRIME DIECI - In testa alla classifica 2008 rimane saldamente in testa ancora una volta una realtà giapponese, che però non è più la Kongo Gumi, società attiva nella costruzione di templi buddisti nata nel 578, ma rea di aver ceduto alle lusinghe del mercato, visto che nel 2006 è stata acquisita dal gigante dell'edilizia Takamatsu. Nell'aggiornamento della graduatoria da poco pubblicata, infatti, la vetta è stata conquistata da Houshi Onsen, l'albergo-struttura termale guidato dalla stessa famiglia dal 718, quando fu fondato, secondo la leggenda, da un monaco buddista nel luogo indicato dal dio del Monte Hakusan. La genesi delle imprese nostrane presenti in classifica sarà forse dai connotati meno spirituali, ma quanto ad antichità anche il made in Italy ha qualcosa da dire. La Pontificia Fonderia Marinelli, nata nell'anno mille ad Agnone (Isernia), come fonderia delle campane del Papa, conquista il podio ex equo con la cantina Chateau de Goulaine. Nata, come la storica cantina francese, nell'anno mille, la Marinelli usa ancora le antiche tecniche. Le sue campane risuonano ormai in tutto il mondo, da New York a Pechino, da Gerusalemme al Sud America, fino alla Corea. I dipendenti sono solo 20 e tra loro ci sono ancora cinque membri della famiglia Marinelli, con Pasquale direttore operativo. Per trovare un'altra impresa italiana basta scendere al quarto posto, dove si piazza la Barone Ricasoli, storico produttore di vino e olio d'oliva nato a Siena nel 1141, guidato da Francesco Ricasoli. Subito dopo, al quinto posto, ecco un nome storico del vetro, la Barovier & Toso, di Murano (Venezia): dopo essere stata fondata nel 1295, l'azienda è giunta ormai alla ventesima generazione dei Barovier che, nel 1936, si fusero con i Toso. Scendendo lungo la classifica si incontrano poi due aziende fiorentine. In ottava posizione c'è la Torrini, l'impresa produttrice di gioielli fondata dal capostipite Jacopo nel 1369 e in nona la Antinori, che produce vino a partire dal 1385. Per la decima in graduatoria ci si sposta in Veneto: è la Camuffo di Portogruaro (Venezia), impresa costruttrice di imbarcazioni nata nel 1438 nel porto veneziano di Khanià a Creta. Dalla fondazione, per mano di El Ham Muftì, ha venduto barche tra l'altro a Maometto II, alla Repubblica di Venezia, e perfino a Napoleone.
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LE ALTRE - Le ceramiche di Grazia Deruta, azienda attiva a Torino dal 1500, hanno conquistato, oltre al mercato degli Stati Uniti, anche la dodicesima posizione. L'azienda è tallonata dalla Pietro Beretta, lo storico produttore di armi di Gardone (Brescia), capace tra l'altro di piazzare la mitica rivoltella tra le mani della spia più famosa del mondo, James Bond. Dopo questa pattuglia che si piazza nelle prime posizioni, occorre scendere fino al trentunesimo posto per trovare un'altra azienda del Made in Italy. È la Cartiera Mantovana, fondata nel 1615 dalla famiglia Marenghi, tuttora guidata da Cristina Marenghi e figli. Tutte nate nel '700 sono le ultime italiane che affollano la classifica di Family Business: la calabrese Amarelli Fabbrica de Liquirizia di Rossano Scalo (1731), la laneria Fratelli Piacenza di Pollone, in provincia di Biella (1733), la Fonderia Daciano Colbachini di Padova (1745), il Lanificio Conte di Schio (1757).
Perde lo scuolabus, bambino di sei anni prende l'auto della mamma e va a scuola
Il piccolo ha guidato per 15 km prima di fermarsi contro un cartello stradale. Nessuna ferita ma molta paura.
WASHINGTON - «Mamma ho perso lo scuolabus». Questa volta non è un film e il finale a lieto fine è solo il frutto di una fortunata coincidenza. Un bimbo di 6 anni che in Virginia aveva perso lo scuolabus, piuttosto che fare tardi a scuola ha deciso di servirsi da solo dell'auto della madre: ha guidato per una quindicina di chilometri su strade affollate prima di fermarsi contro il palo di un cartello stradale.
Notizia completa:
http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_07/bus_bambino_sei_anni_auto_scontro_d2887af8-dce3-11dd-8a8f-00144f02aabc.shtml
Universitario ucciso in biblioteca
Il ragazzo è stato accoltellato sia al petto che al collo. Era andato a ritirare un libro
TRENTO - È stato accoltellato il giovane trovato agonizzante mercoledì pomeriggio all'ingresso della biblioteca comunale di Grigno, in Trentino, e morto poco dopo all'ospedale. Lo confermano i carabinieri. La vittima è Luigi Del Percio, 29 anni, residente a Trento e studente universitario a Perugia. Il giovane si era recato nel pomeriggio a Grigno, in Valsugana, per ritirare un libro prenotato grazie al prestito interbibliotecario. Secondo le prime testimonianze è stato visto sulle scale e poi cadere a terra in una pozza di sangue. Dopo i primi soccorsi è stato trasportato con l'elicottero di Trentino Emergenza all'ospedale S.Chiara di Trento dove i medici hanno tentato di salvargli la vita, vanamente. Troppo gravi erano le lesioni provocate da più colpi di arma da taglio, sia al petto che al collo. I carabinieri stanno ora raccogliendo una serie di testimonianze che potrebbero chiarire gli aspetti ancora poco chiari della vicenda. Nello stesso tempo gli inquirenti sono impegnati nel ricostruire la vita privata del giovane, per trovare elementi utili alle indagini. Il lavoro dei carabinieri prosegue col vaglio di alcune testimonianze raccolte. Gli investigatori non forniscono particolari sulle coltellate subite da Del Percio e mantengono il riserbo sul fatto che l'arma del delitto sia stata o meno ritrovata, mentre sembra siano invece impegnati a seguire una pista emersa proprio dalle indicazioni fornite da persone sentite nel pomeriggio. L'episodio era avvenuto poco dopo le 14 e a dare l'allarme erano stati dei passanti, che avevano visto lo studente crollare a terra, al fondo delle scale della biblioteca. Del Percio a Grigno era arrivato in treno da Trento, pare viaggiando da solo.
Tettoia crolla per la neve, muore 46enne
APERTA UN'INCHIESTA - La Procura di Milano ha avviato un'inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti. Il pm titolare dell'inchiesta è Letizia Mannella, che ha disposto l'autopsia sul corpo dell'uomo. Secondo la ricostruzione, avallata anche dai vigili del fuoco, l'uomo sarebbe uscito sul terrazzino avendo sentito un primo rumore, probabilmente il crollo del leggero soffitto a cannette che formava la tettoia, e sarebbe stato travolto dal crollo di un pilastrino del muro perimetrale.
sabato 3 gennaio 2009
il film più noioso dell'anno 2009
spero di non offendere nessuno con questo mio post (de gustibus..), in ogni caso rimane un mio parere. Nonostante i premi ricevuti è un film per nulla avvincente
recensione (mymovies):
Llewelyn Moss trova, in una zona desertica, un camioncino circondato da cadaveri. Il carico è di eroina e in una valigetta ci sono due milioni di dollari. Che fare? Llewelyn è una persona onesta ma quel denaro lo tenta troppo. Decide di tenerselo dando il via a una reazione a catena che neppure il disilluso sceriffo Bell può riuscire ad arginare. Moss deve fuggire, in particolare, le 'attenzioni' di un sanguinario e misterioso inseguitore. Ispirato al romanzo del Premio Pulitzer Cormac McCarthy il nuovo film dei Coen conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, la coerenza e l'originalità dei due fratelli divenuti ormai un marchio di fabbrica. McCarthy è il riconosciuto interprete letterario dei mutamenti di un mondo (quello del West e della frontiera messicana) divenuto estremamente più violento di quanto non lo fosse nell'epoca che lo ha fatto divenire mito cinematografico. McCarthy non è però interessato a una cinica e compiaciuta presa d'atto di una realtà innegabile. Neppure i Coen lo sono. Qui si trova il punto di contatto tra le due letture di un'umanità che cambia. La chiave di volta sta proprio in questa parola: umanità. Perché i due registi ci offrono una sceneggiatura decisamente più eccessiva di quella, già considerata molto violenta, di un film come Fargo Le uccisioni abbondano in Non è un paese per vecchi ma si inseriscono in una narrazione che fa dell'iperbole la propria cifra stilistica. A differenza di Tarantino però i Coen non si fermano alla coreografia raffinata della violenza. Non si accontentano di ironizzare. Non gli basta mostrare quanto sono bravi a suscitare il riso dinanzi a un uomo che muore. Non è questo il loro scopo. Ciò che per loro conta è riuscire a mettere in rilievo anche solo una scintilla di umanità in un mondo che sembra governato dalla follia. Riescono a farlo grazie al personaggio dello sceriffo interpretato da un Tommy Lee Jones che, non a caso, è uno dei protagonisti di questo film dopo aver diretto e interpretato Le Tre Sepolture ambientato anch'esso al confine con il Messico. Osservate la scena finale e vi accorgerete di come i Coen riescano ancora, nonostante le apparenze, a fare un cinema di qualità, spettacolare ma al contempo profondamente 'diverso' e morale.