mercoledì 9 luglio 2008

LLORET DE MAR (Spagna)

«Il cadavere è quello di Federica». L'autopsia condotta sul corpo rinvenuto lunedì a Lloret de Mar, e durata oltre cinque ore, indica che si tratta proprio della 23enne padovana scomparsa una settimana fa nella località balneare della costa Brava. Lo anticipa dapprima una tv spagnola e poi il direttore dell'istituto di medicina legale di Girona, Narcis Bardalet, che ha effettuato l'esame, sottolinea che indizi «ragionevoli» fanno ritenere che si tratti di Federica Squarise. La certezza assoluta si avrà comunque solo con i risultati dell'analisi del Dna.

MORTE VIOLENTA - Gli accertamenti confermerebbero che la ragazza è deceduta per morte violenta. Di questa ipotesi ha parlato la radio spagnola Ser, citando «elementi compatibili con una morte violenta». Bardalet ha sottolineato che il corpo era «irriconoscibile, putrefatto, in pessimo stato». Comunque la famiglia di Federica non ha più molti dubbi che il cadavere trovato nei giardini di Can Saragossa sia suo. «Sperano ancora e spero anch'io, come tutti»: aveva detto il sindaco di San Giorgio delle Pertiche, Catia Zorzi, uscendo dalla casa della famiglia Squarise. L'avvocato Aldo Pardo si è limitato a dire che l'autopsia è stata eseguita, ma che non ci sono ancora risultati ufficiali. Il legale - raggiunto mentre era in partenza per Barcellona - avrebbe voluto che l'autopsia fosse posticipata fino al suo arrivo in Spagna, ma ciò non è stato possibile.

VICTOR IRREPERIBILE - Intanto il maggior indiziato, l'uruguaiano Victor detto 'il Gordo', si è reso irreperibile. La polizia catalana, che l'aveva sentito subito dopo la scomparsa di Federica, lo starebbe cercando attivamente. Contro di lui sarebbe stato emesso anche un mandato di comparizione. Secondo quanto si apprende in ambienti investigativi, Victor potrebbe sapere tutto sulla fine di Federica.

GLI INDIZI - Sono almeno sei gli indizi che avevano portato gli investigatori a ipotizzare che il cadavere trovato a Lloret de Mar fosse quello di Federica Squarise. I tatuaggi, innanzitutto: Federica - ha raccontato la sua amica Stefania, con la quale era in vacanza - ne ha due: un piccolo fiore su una gamba e tre stelline dietro un orecchio. Sul cadavere la polizia spagnola ha rilevato un tatuaggio sulla gamba. Difficile, per lo stato di decomposizione del cadavere, rilevare un eventuale tatuaggio dietro l'orecchio. C'è poi il diamantino sui denti, proprio come quello della ragazza padovana. Poi la corporatura, l'altezza e l'età compatibili con quelli di Federica. Infine, nella zona di Lloret de Mar, non è stata denunciata la scomparsa di altre ragazze. Gli ultimi due elementi di prova sono la presenza di lenti a contatto e di una frattura a un dito, che la ragazza padovana aveva riportato circa dieci anni fa e che è documentata da una radiografia, spedita dai carabinieri di Padova alla polizia spagnola. Il primo è già stato verificato: sul cadavere è stato trovato un paio di lenti a contatto dello stesso tipo di quelle usate da Federica.

MISTERI - Al di là dell'identificazione, resta da chiarire cosa è davvero accaduto quella notte. Innanzitutto, come è morta Federica: il corpo non avrebbe alcuna ferita da arma da taglio o arma da fuoco. Si ipotizzano l'asfissia o un colpo alla testa. Seconda domanda: è vero, come affermano alcuni testimoni, che il cadavere della ragazza nei giorni successivi alla scomparsa non si trovasse nel giardino dove è stato poi rinvenuto? Il parco è una zona molto movimentata, sia di giorno che di notte. Al mattino, raccontano alcuni residenti del quartiere, ci sono tante persone che portano a spasso i cani o che fanno jogging. Difficile pensare che nessuno abbia visto il corpo, in tutti questi giorni.

LA VICENDA - Di Federica si erano perse le tracce nella notte tra il 1° e il 2 luglio. La 23enne, originaria di San Giorgio Delle Pertiche (Padova), era partita il 27 giugno scorso per Lloret de Mar, 'capitale' della movida della Costa Brava, con un'amica poi rientrata in Italia, Stefania Perin, anche lei padovana. La sera della scomparsa di Federica, le due avevano partecipato a una festa con una quindicina di ragazzi sudamericani. Erano state insieme in uno dei tanti pub di quella 'Rimini' spagnola. Poi Stefania si era allontanata per passare qualche ora in spiaggia e aveva perso di vista l'amica. Solo quando, tornata in albergo all'alba, non aveva trovato Federica, si è preoccupata e ha chiamato i soccorsi. A quanto ricostruito dagli investigatori, Federica aveva continuato la serata con Victor, un 30enne uruguayano, noto con il soprannome di 'El Gordo', 'il grasso' in castigliano. Secondo il racconto dell'uruguayano, che si è peraltro sottoposto volontariamente all'esame del Dna, lui e Federica si sarebbero separati intorno alle quattro e mezzo del mattino davanti allo Yates e lei si sarebbe avviata da sola verso l'albergo Flamingo, distante circa 150 metri dalla discoteca.

IL TEDESCO - Sono le sei del mattino quando Stefania, tornata in albergo e trovate le chiavi della stanza che condivideva con l'amica ancora in portineria, si rende conto che Federica ancora non è rientrata: la ragazza si preoccupa e dà l'allarme. Sulla scomparsa indagano i Mossos d'Esquadra, ma della giovane italiana non c'è traccia. Le telecamere fuori dal locale dove Federica è stata vista l'ultima volta non aiutano gli investigatori, perché non hanno nastro e non registrano. In mano alla locale Squadra mobile, però, ci sarebbero altri nastri, quelli delle telecamere che si trovano all'angolo della Avenida Just Marles, dove si trova anche l'hotel Flamingo. Intanto, Stefania Perin rientra in Italia, mentre Victor si sottopone all'esame del Dna e la polizia catalana si mette sulle tracce di un ragazzo tedesco di cui si sa poco o nulla: a destare sospetto negli investigatori, che comunque non iscrivono nessuno nel registro degli indagati, è la circostanza che il giovane tedesco sarebbe tornato in patria proprio il giorno dopo la scomparsa di Federica. Intanto le ricerche continuano: lunedì mattina arriva la notizia del ritrovamento di un corpo di donna.

fonte: www.corriere.it

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