sabato 19 luglio 2008

materie prime, speculazione e bolla


Questo è il grafico di una famosa bolla del settore tecnologico, che vi spiega chiaramente l'andamento del mercato e l'effetto bolla. E' qui presente per potervi rendere più chiaro l'andamento che abbiamo visto nel mercato delle materie prime, con le dirette conseguenze (elevato aumento dei prezzi per ora). Questo articolo gira intorno alla speculazione sulle materie prime. Sappiamo come l'andamento dei prezzi delle commodities e delle materie prime sia determinato non solo dalla domanda ed offerta "industriale", ma anche da quella che possiamo chiamare domanda "finanziaria". In altre parole, volendo fare l'esempio del petrolio, la domanda e l'offerta non sono composte solo da chi produce petrolio e da chi lo compra per lavorarlo o consumarlo, ma anche da chi lo compra e lo vende solamente a scopo di investimento, e poiché questi ultimi soggetti sono aumentati notevolmente, è comprensibile che l'equilibrio di mercato sia alterato.

Il perché questi soggetti sono aumentati è relativamente semplice: la borsa sta andando male, tipicamente in queste situazioni si ripiegava sulla sicurezza del mattone, ma di questi tempi il mattone è tutto tranne che un investimento sicuro. E quindi, anche un po' per esclusione, gli investitori si sono rivolti al mercato delle materie prime. Dove per "investitori" intendiamo soggetti come gli hedge funds, o i fondi pensione americani: insomma gente che muove miliardi e miliardi di dollari.L'aspetto interessante è che la dinamica inizia ad assomigliare a quella di una bolla speculativa. Il che da un certo punto di vista la si può considerare una notizia positiva, dato che le bolle hanno la tendenza a scoppiare, prima o poi, e quindi è possibile che assisteremo ad una riduzione del prezzo delle materie prime, anche sensibile.In pratica, secondo alcuni analisti, adesso sarebbe in corso la "seconda ondata" di investitori quelli attratti dai grossi guadagni che i mercati delle materie prime hanno registrato finora, che però potrebbero trovarsi "con il cerino acceso in mano" se gli investitori più grossi decidessero che vogliono uscire dai mercati: e chiaramente, qualora qualche hedge fund o fondo pensione iniziasse a vendere le proprie quote, la cosa avrebbe inevitabilmente effetti sul mercato.

1 commento:

Plummy ha detto...

Quello che mi viene da pensare è che non penso si avrà un effetto bolla nel breve o nel medio periodo, e quindi i prezzi dovrebbero stabilizzarsi o continuare ad aumentare. La penso così per la situazione geo-politica mondiale, le guerre, le possibili guerre (Iran), il continuo aumento del fabbisogno di materie da parte dei paesi emergenti (Cina, India e non solo). L'offerta rimarrà costante, e i prezzi aumenteranno ancora per molto. La speculazione non fa altro che aumentare questo andamento, è una cosa da pazzi, ma funziona attraverso il libero mercato, cosa da preservare con attenzione. L'effetto bolla non credo si verifichi, tantomeno in questo periodo di crisi immobiliare e finanziaria (e anche industriale).