domenica 15 giugno 2008

Il calciomercato e la pazzia del modello più importante dell'economia

Non sono un esperto di calciomercato, nè tantomeno del calcio. Quanto basta tuttavia per capire in che direzione vanno le squadre e i loro gestori, tanto per usare parole semplici. In questo breve articolo non vi parlerò di bilanci di esercizio, di attività e passività dei club calcistici, bensì di cose molto più comprensibili anche per chi di bilanci non si intende..
Dovete avere però a mente il grafico (o quantomeno il funzionamento) del modello domanda-offerta in economia (e che secondo me può essere esteso a tanti fenomeni sociali, non solo economici). Come ben sapete, quando un bene viene richiesto da molti, e offerto da pochi, il suo valore aumenta. Come quando si fanno le aste, un bene che riceve molti corteggiamenti, vale di più. Quindi, nel mondo calcistico, se un giocatore (un nome a caso, Ronaldo) è desiderato da molte squadre, il suo valore di mercato è in crescita. Fin qui siamo fermi al modello della domanda e dell'offerta, applicato al mondo calcistico. E' più semplice di quel che pensiate. Il problema è che questo modello viene sfruttato per furbe mosse di gestione, e cioè, i giocatori divengono dei mezzi non solo per vincere i match, ma per ottenere certi risultati di gestione di bilancio....Vi sarete accorti di giocatori venduti ad altre squadre, e poi ritornati dopo un po' di tempo alla propria squadra, con valori di mercato anche triplicati. Con questi "trucchi", le squadre aumentano le proprie passività, pagando meno tasse, e aumenano le proprie attività. In poche parole sono tutti trucchetti che permettono loro di avere gestioni tranquille, e che vanno a beneficio ovviamente dei giocatori stessi, i cui stipendi sono da capogiro. Vi chiederete dove sia il problema. Beh, io trovo amorale il fatto che un giocatore, pur meritevole, arrivi a guadagnare 30 milioni di euro, quando scienziati, medici, e altri lavoratori ne guadagnano infinitamente meno. Trovo inoltre che il gioco sia assimilabile a trucchetti che in altri settori appaiono all'occhio di tutti come illegali o non etici. Mi riferisco alle industrie, dove giustamente certi trucchetti sono vietati, mentre là, nel paese dei balocchi dello sport, sono mascherati bene e ben accettati
Infine, in Italia giungono da ogni parte i giocatori più talentuosi, mentre i ricercatori vanno per altre spiagge (U.S.A., Francia..)

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