venerdì 6 giugno 2008

Slurpy-part2 (da Londra ad Hong Kong)

Se avete letto "Slurpy-part1", avrete pensato che l'Italia non è l'unica patria della buona cucina. Beh, questo articolo vi da ragione! preso sempre dal sole 24, eccolo:

Al Gaia rivive il life style e la buona cucina italiana in un ambiente anni ’50 e ’60 con divani in pelle rossa, lampadari e candele nel cuore del quartiere degli antiquari. In cucina, lo chef romano Paolo Monti propone piatti creativi e specialità della tradizione.
Mangiare, bene, all’estero non è sempre facile, soprattutto quando si parla di cucina italiana. Ma un discorso a parte merita il Gaia, locale italianissimo stretto fra i grattacieli del quartiere degli antiquari sull’isola di Hong Kong, una chicca per gli amanti del life style made in Italy. Il locale, di proprietà di un gruppo che conta oggi 6 ristoranti in città e prevede a breve nuove aperture, è nato grazie a una partita, persa, a tennis. Quella giocata a New York nei primi anni Novanta dal napoletano Pino Piano, attuale manager del Gaia, all’epoca ristoratore nella Grande Mela e con nessuna idea di trasferirsi, contro il proprietario del Va Bene, uno dei migliori ristoranti italiani di Hong Kong, che oggi fa parte del Gruppo.Nel 2001 è nato Gaia, una vera scommessa quella di aprire un locale in una zona un po’ fuori dal circuito turistico , ma che in solo sette anni è diventato un punto di riferimento per chi ama la cucina italiana di alto livello. Il ristorante di Hong Kong, Gaia, si sviluppa fra sale interne e una terrazza esterna con vista sulla piazza. L’arredamento, ideato dagli architetti Leigh e Orange, è molto elegante e richiama lo stile italiano degli anni ’50 e ’60 con divani in pelle rossa, lampadari e candele che creano giochi di luce d’atmosfera, e il pavimento in cotto. Alle pareti vetrine di vini, fra cui spicca il Gaia e il Sassicaia. Fiore all’occhiello del locale è, ovviamente, la cucina, magistralmente diretta da Paolo Monti, chef romano che propone piatti della tradizione accanto ad altri creativi. Le materie prime arrivano settimanalmente dall’Italia così non deve sorprendere di trovare fra gli antipasti la grigliata di verdure con primosale e balsamico invecchiato, prosciutto, burratina e pomodori secchi o i carciofi fritti alla giudia.Fra i primi la pasta, come le pappardelle all’ischitana con coniglio alla “Gaetano” o i cannelloni di Piccione con porcini, ricotta e vellutata di allora. Passando ai secondi nel menù c’è un’ampia varietà di scelta, fra carne e pesce, con le costarelle di agnello avvolte con il lardo di Colonnata o l’ottimo tonno al pepe con pesto di capperi, olive e origano. Per una cena veloce da provare la squisita pizza alla romana, bassa, preparata con melanzane, olive e mozzarella o con fiorilli, zucchine e crescenza. Il tutto accompagnato da un’ottima scelta di vini, italiani. Per concludere in dolcezza, lo chef propone la crema cotta alla vaniglia e zucchero muscovado e il semifreddo alla nocciola Piemonte con cioccolato bianco e meringa, una delizia per gli occhi e per il palato.

Preparate i bagagli, andiamo!!!
-io sono già in aeroporto- :-)

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